[Spoiler: Notifico a coloro che volessero godersi appieno dell’esperienza che Limbo ed Inside intendono offrire, di non proseguire con la lettura.]
Dopo la Conferenza da parte di Microsoft allo scorso E3 di Giugno 2016, annunciarono di rendere disponibile Gratis, sullo Store di Xbox (e per un periodo Limitato), LIMBO, ed cosi’ accorsi subito a Recuperarlo, avendone sentito parlare molto ed assistito al Porting di questo Titolo su un gran quantitativo di Piattaforme (mobile e non).
Premetto che non nego di essere stato scettico (non essendo la mia Tipologia di Gioco), ma imparai a capire ed apprezzare ciò’ che LIMBO e’ riuscito e riesce a trasmettere, tale da sbalordirmi pensando come il tutto riesca a colpire nel segno del Videogiocatore, utilizzando la formula (spesso Vincente) della Semplicita’:
platform bidimensionale, circondato da un’atmosfera quasi malinconica e cupa in bianco e nero, alimentato da un’enorme varietà’ di Personaggi ed Enigmi tutti da risolvere per poter continuare ad evolvere il Cammino.
INSIDE e’ letteralmente l’Evoluzione di Limbo, su tutti i Fronti (il che andava ben oltre le mie aspettative):
Cercando di comprendere l’ Essenza della Trama, questa non vuole essere scritta, andando ad attribuirne un sola Morale finale, ma questa viene interpretata da parte del Videogiocatore, il quale è entrato direttamente in contatto con l’esperienza che il Titolo vuole offrire.
Personalmente, il nuovo Titolo da parte di Playdead, lascia intendere il Contesto soltanto da alcuni elementi:
un Bambino, Solo, che cerca di scappare da un Mondo, una Societá, Apparentemente Distorta e Controllata/Monitorata (riflesso della società’ moderna); di conseguenza il Bambino, per cercare di sopravvivere, si trova in delle situazioni in cui per non farsi riconoscere, deve ripetere determinate azioni, svolte a tempo stesso da questa Societa’;
a questo si collega il Finale che (sempre dal mio punto di vista) rappresenta ciò’ che noi coniughiamo con il termine “l’unione fa la forza”, vi e’ questo aiuto reciproco, da parte di un ammasso di persone (letteralmente), le quali magari non agiscono secondo la loro ragione, ma che si lasciano guidare dal Bambino, per (quantomeno) tentare di EVADERE da quel Mondo, probabilmente Dispotico.
Essendo l’ultima delle priorità’ su questo Genere (per quanto mi riguarda), bisogna riconoscere che il fronte Tecnico sfrutta un’Eccellente impianto d’Illumimazione, con uno Stile sempre d’impronta semplice come il primo Capitolo ma che lascia quel senso di malinconia, grazie all’utilizzo non del solo bianco e nero come il predecessore, ma con attraverso Colori Spenti al punto giusto.
Eccellenti gli effetti Sonori anche se come unica nota dolente (condivisa da molti) manca di una Colonna Sonora che Rappresentati questo piccolo Gioiello…semplicemente Inside.