Matteo Battista:
fin da bambino, sempre in costante aggiornamento riguardo lo sconfinato mondo dell’I.T.(InformationTechnology), dove la sete di conoscenza per quanto concerne le nuove tecnologie, implementazioni e linguaggi non sazia mai abbastanza in un’era ormai completamente digitalizzata.
Parallelamente all’Informatica, condivido una passione la quale mi fornisce la valida motivazione per alzarmi il mattino:
il Settore Videoludico, sostenendo fermamente e valorizzando ció che offre l’Industria sotto tutti i punti di vista: a partire dagli stimolanti incipit derivati dalle relative Opere, al mero intrattenimento; fino ad abbracciare tutte le sfumature in termini lavorativi…nelle quali si cela, in primis, passione e tanta voglia di trasmettere.
Come esordito nella mia primissima Pubblicazione, viviamo, ancora oggi, in un Paese dove la mentalità media vede i Videogiochi come dei “passatempi” per bambini, o addirittura, se vengono utilizzati da persone che vanno per la maggiore età (o l’hanno già superata), automaticamente significa che non hanno sviluppato delle relazioni sociali esterne (nel gergo medio comune “non hanno una vita”);
chi stereotipa così, non ha ancora appreso che l’Universo Videoludico e’ una semplice passione come le altre (la musica, i film, la lettura,
la tecnologia, lo sport e si potrebbe continuare all’infinito).
grazie ai suoi prodotti, alcune persone si sono e si stanno costruendo una carriera nel mondo del giornalismo, nell’ ormai nota piattaforma di Video-Sharing, come YouTube oppure Twitch, per trasmettere in diretta (con utenti che ormai superano il milione di iscritti);
nel mondo degli Sport Virtuali (gli eSports) nei quali vengono organizzati tornei a livelli competitivi (con un’ audience globale di 226 Milioni di spettatori, registrata nel 2015), per non parlare dello sviluppo dei prodotti videoludici stessi che offrono sbocchi lavorativi a livello di Programmatore, Designer Audio, Grafico e Artistico, fino ad arrivare ad una vera e propria costruzione in termini di campagna Marketing/Pubblicitaria, dove il tutto offre (o meglio, dovrebbe offrire) garanzie economiche.
Non voglio essere nessuno, di Network incentrati su questa categoria d’intrattenimento ce ne sono un oceano più grandi, autorevoli e con molte più competenze di me; ho solo deciso di sviluppare e pubblicare questo umile sito più per una necessità personale, ossia quella di Condividere
(quanto più possibile, col cuore in mano, a chi realmente apprezza la lettura di contenuti videoludici / cinematografici ed è Appassionato):
-impressioni a caldo riguardo nuovi Titoli appena mostrati al Pubblico;
-discussioni su quelli passati;
-riflessioni personali in generale;
-e perchè no, News “lampo” delle ultime ore.
Chiudendo, non ci si dovrebbe limitare a guardare e consumare i prodotti dell’Industria Digitale:
bisogna addentrarsi, scavare più a fondo sempre affamati di curiosità..senza tenersi tutto, bensì condividere col cuore in mano quanto scoperto.
Se sei arrivato/a fino qui, posso solo Ringraziarti Immensamente del Tuo prezioso Tempo a me dedicato 😉
“Voglio che immaginiate un’industria del videogame che ci renda fieri di farne parte.
Che immaginate un ventunesimo secolo in cui il videogioco è la forma d’arte predominante, così come il cinema lo è stato per il ventesimo ed il romanzo per quello ancora precedente.
Voglio che immaginiate, insomma, un’epoca in cui i videogiochi possano essere considerati, opportunamente, massime espressioni della creatività umana.
Voglio che immaginiate un sistema educativo in cui i giochi sono integrati in ogni aspetto dei meccanismi di formazione.
Un sistema in cui chiunque può finalmente capire che il gioco è in grado di far luce sulle cose in una maniera che è complementare, ma differente, rispetto a quella del testo.
Voglio che immaginiate un mondo in cui i videogiochi hanno il coraggio di affrontare i temi più intricati, controversi e difficili che la nostra società si trova davanti.
Un mondo in cui i videogiochi siano apprezzati, e non condannati, per questo coraggio.
Voglio che immaginiate un mondo in cui le persone non sono più spaesate di fronte ai meccanismi dell’economia, della fisica e degli ecosistemi, perché comprendono il funzionamento di sistemi interattivi complessi, avendo interagito con essi in forma di gioco.
Voglio che immaginiate un mondo in cui è chiaro a chiunque che continuare a giocare in età adulta non significa rifiutarsi di crescere, bensì preservare la flessibilità e la capacità di apprendere che sono essenziali in un’epoca di mutamenti rapidissimi.
Voglio che immaginiate un mondo in cui l’enorme potenziale espressivo del nostro medium non sia più soltanto potenziale, ma realtà.
Se riusciamo a immaginario, possiamo fare in modo che diventi realtà.”
– Greg Costikyan,
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